È il libro che ha segnato l’esordio letterario di Giovanni Negri e ha consacrato il suo personaggio, Cosulich, a commissario simbolo del vino. Pubblicato nel 2010 da Einaudi, Il sangue di Montalcino ha l’impianto del classico giallo, anche se il colore che più gli si addice è il rosso. Quello del vino, ovviamente. Lo si capisce subito, non appena viene fuori il morto: non uno qualunque, ma un famoso enologo di fama internazionale, Roberto Candido, il cui corpo viene ritrovato nella bellissima Abbazia di Sant’Antimo, tra le vigne di Montalcino.
Da qui è tutto un intrecciarsi di sacro e profano, interessi economici che vanno a scontrarsi con realtà sacrileghe. Tutto teso in avanti alla ricerca di una verità sepolta nel cuore della terra. “La terra conosce misteri che l’uomo non conosce.