Descrizione
TRAMA
Roberto Candido, enologo di fama mondiale, è stato trovato ucciso. Nell’abbazia di Sant’Antimo, tra le vigne di Montalcino. Sotto un antico affresco con san Cristoforo. A indagare è chiamato il taciturno e colto commissario Cosulich. A cui tocca una bella gatta da pelare. Perché se c’è un winemaker assassinato, e se accorre la stampa nazionale e persino la Cnn, la faccenda è più grossa di quanto sembri. È un complicato giallo di vino, con troppi interessi di mezzo, non sempre puliti. Ma è anche un giallo divino, perché forse Candido si era imbattuto in cose proibite e sacrileghe. Una verità sepolta nel cuore più profondo della terra. Una verità che risale a tempi molto lontani, quando nei più antichi giardini cresceva la Prima Uva.
CONTESTO STORICO-CULTURALE
Un romanzo che unisce al fascino del racconto dei luoghi più belli d’Italia, dalle terre del Barolo alla Franciacorta alla campagna toscana, un intreccio di storia, cultura, imbroglio, denaro e stupore.
RIMANDI AL VINO
Per risolvere il mistero, il Commissario imparerà ad approcciarsi ad un mondo affascinante e al contempo torbido fatto di enologi, produttori, grandi vini nazionali ed internazionali, invidie e provocatorie questioni che riecheggiano.
Le storie del vino che incontra durante la sua indagine si intrecciano così con la storia dell’Uva Originaria, di antiche terre, di ricerca scientifica, di religione e, immancabilmente, di soldi e affari. L’importanza della terra, delle origini di un vitigno, della primogenitura di un vino, delle tecniche per farlo, della salvaguardia dei terreni, diventano per Cosulich tutte piste da percorrere.
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