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La vigna di Angelica

La vigna di Angelica è la storia di una tradizione millenaria portata avanti da una famiglia produttrice di vini d’eccellenza. La Casati Modignani, fedele al suo stile, ci regala un romanzo dall’ambientazione suggestiva e dalla trama avvincente dove, attraverso il ritratto della protagonista – un’affascinante imprenditrice di successo – rivivono le storie di tante donne italiane, produttrici di vino, coraggiose ed intraprendenti.

Sullo sfondo di una realtà familiare tipicamente italiana, dunque, l’autrice intesse svariate vicende in cui non mancano situazioni intriganti, tradimenti, successi, misteri e sentimenti.

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Descrizione

TRAMA

Angelica, trentacinque anni, è l’erede delle vigne di Borgofranco, dalle quali la sua famiglia da due secoli trae vini pregiati; è una madre, una moglie e un’imprenditrice: tutto sembra perfetto nella sua vita, ma Angelica sa bene che in realtà quella è solo una facciata che nasconde qualche segreto e, soprattutto, dei sogni infranti.
Una sera, Angelica, mentre è in moto, fa un incidente; ne esce illesa, come il conducente dell’auto che è stato coinvolto, Tancredi: si tratta di un incontro inaspettato, forse voluto dal destino, che per entrambi pare poter significare un nuovo inizio.
Ma potranno davvero averlo questo nuovo inizio? Oppure il peso del passato e le responsabilità del futuro avranno la meglio?

CONTESTO STORICO-CULTURALE

Il romanzo trova la sua ambientazione geografica in vari luoghi. Perno principale è Borgofranco d’Ivrea, un comune italiano della città metropolitana di Torino dove la protagonista ha le sue origini. Si sposta, poi, in Franciacorta, zona collinare situata tra Brescia e lago d’Iseo. Si catapulta poi a New York, durante congressi su tematiche ambientali e nelle Madonie siciliane, montagne selvagge ed affascinanti.

L’ambientazione è ai giorni nostri, probabilmente nel 2015, anno di pubblicazione del libro.
Si vive la storia del nostro paese attraverso la descrizione delle aziende vinicole e di tutto il loro contributo all’economia italiana. Focus particolare è riservato anche alla protagonista: essendo una donna di successo, indipendente e determinata rappresenta ed esalta il valore delle donne e la loro forza fatta di tenacia e perseveranza.

RIMANDI AL VINO 

Il rimando al vino permea tutto il racconto. Si viene catapultati nell’affascinante mondo delle produzioni vinicole, fatto di duro lavoro, incontri, scelte di prodotti eccelsi, un mondo fatto di profumi e sapori emanati dalle vigne. Un romanzo accurato che esalta il mondo della produzione enologa e special modo di quella italiana, vero fiore all’occhiello dell’economia italiana ed è per questo che la Modignani si è documentata per bene per raccontare l’industria vinicola e tutto ciò che quel mondo produce. La protagonista è infatti la proprietaria dell’azienda di famiglia e, all’inizio del romanzo, ha appena finito di produrre un vino meraviglioso da collocare sul mercato.

Informazioni aggiuntive

Autore

Sveva Casati Modignani

Editore

Sperling & Kupfer

Formato

Ebook

Prima pubblicazione

2015

Scopri l'Autore

Sveva Casati Modignani

Sveva Casati Modignani è uno pseudonimo sotto il quale sono stati pubblicati vari romanzi a partire dal 1981. I reali autori celati dietro di essi sono Bice Cairati (Milano, 13 luglio 1938) e il marito Nullo Cantaroni (Milano, 27 agosto 1928 – Milano, 29 dicembre 2004).

La Cairati ha continuato a scrivere usando lo pseudonimo anche dopo il ritiro causato dalla malattia del marito. Il nom de plume sarà inventato dall’editore della Sperling & Kupfer, Tiziano Barbieri Torriani, con l’intento di suggerire nobili ascendenti. È una delle firme più amate della narrativa contemporanea: i suoi romanzi sono tradotti in venti Paesi e hanno venduto oltre dieci milioni di copie.

Figlia di un commerciante che, al contrario della madre, la indirizza con dolcezza sin dall’infanzia alla lettura, ha il suo primo impiego come segretaria in un ufficio di rappresentanza commerciale di birre, dopo aver lasciato l’università in cui studiava lingue. Lavora poi con Carlo Cardazzo nella sua Galleria del Naviglio e diventa pubblicista nel 1965 quando collabora al quotidiano del pomeriggio di Milano, La Notte, diretto da Nino Nutrizio. Collaborerà poi con Lo Specchio di Giorgio Nelson Page, Il Milanese, con Angelo Rozzoni e con L’Europeo, intervistando tra gli altri i Beatles, l’ex re Umberto II di Savoia, Josephine Baker, Mina, Wanda Osiris, Susanna Agnelli e Luchino Visconti.

Nel 1980 inizia a scrivere per conservare i ricordi della nonna Bice e del padre. Nel 1981 pubblica il suo primo romanzo “Anna dagli occhi verdi” realizzato con il marito, Nullo Cantaroni, un giornalista emiliano conosciuto nel 1960 a Parigi. Dirà: “Io ero quella che raccontava, lui quello che rileggeva, criticava, correggeva”.

Dopo i primi tre romanzi, nel 1984 il marito si ammala e lei continua a scrivere da sola usando sempre lo stesso pseudonimo. Tutti i romanzi sono stati editi da Sperling & Kupfer, tranne Il diavolo e la rossumata (2012), Il bacio di Giuda (2014) – con ricordi autobiografici di Cairati – e Un battito d’ali, pubblicati da Mondadori.

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